La Transizione è un processo di trasformazione, intrapreso consapevolmente da una comunità (come un quartiere, un paese, un condominio…) che decide di riprogettarsi perché si rende conto di come le fondamenta del sistema economico e sociale in cui viviamo attualmente siano destinate a venire meno.

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I progetti di Transizione mirano a creare comunità libere dalla dipendenza dal petrolio e fortemente resilienti attraverso la ripianificazione energetica e la rilocalizzazione delle risorse di base della comunità (produzione del cibo, dei beni e dei servizi fondamentali). Lo fa con proposte e progetti incredibilmente pratici, fattivi e basati sul buon senso, ma con grande attenzione al COME!

Prima di usare le mani(passare all’azione), è importante passare dalla testa e dal cuore e cioè con visione olistica e pensiero sistemico analizzare i problemi da affrontare, capire come li abbiamo generati, come sono collegati tra loro, i livelli di rischio, ma una volta che è stata presa coscienza della gravità dello scenario è necessario vivere il dolore ed elaborarlo, e affiancati da strumenti di facilitazione con il sostegno del gruppo, dalla condivisione ed entrando in relazione, essere in grado di vedere le grandi opportunità oltre le crisi.

Prevedono processi governati dal basso e la costruzione di una rete sociale e solidale molto forte tra gli abitanti delle comunità. La dimensione locale non preclude però l’esistenza di altri livelli di relazione, scambio e mercato regionale, nazionale, internazionale e globale.

Il movimento delle città in Transizione, oggi presente con più di 1000 iniziative registrate in tutto il mondo, è nato nel 2005 dall’intuizione che per rispondere a cambiamenti di portata così ampia non basta cercare di convincere i singoli a cambiare alcuni comportamenti e non è possibile aspettare un’azione “dall’alto” ci farebbe perdere del tempo prezioso, i governi si muoveranno troppo poco o troppo tardi. Invece, se agiamo come comunità, potrebbe essere quanto basta e giusto in tempo. L’idea è quella di costruire nuove strutture sociali, più adatte di quelle attuali a un futuro con scarsa disponibilità di energia e risorse, ma che ci permettano comunque di vivere serenamente e nell’abbondanza.

Comunità è una delle parole chiave della Transizione: è un processo che non si fa da soli, ma con il coinvolgimento e il supporto di chi vive vicino a noi. Non solo perché insieme ci si stanca meno e ci si può sostenere a vicenda, ma anche perché viviamo in un’epoca in cui abbiamo grande bisogno di creatività, e imparare ad attingere al genio collettivo ci può aiutare a trovare le soluzioni giuste al momento giusto.

Pillole di Transizione: Che cos’è la Transizione?